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Best Practice: etichettare i pannelli per renderli sicuri per tutti

Simon Buddle spiega come etichettare correttamente possa aiutare a rendere i pannelli KNX piú sicuri per tutti.

È difficile comprendere il nostro mondo se lo si guarda dall’esterno. Abbiamo a portata di mano uno dei piú grandi sistemi di controllo di tutti i tempi. Le possibilitá con KNX sono pressocché infinite, e non vi annoieró elencandole. Anche il piú basico dei sistemi puó mandare in confusione una persona non tecnica. Mostrate loro un pannello di controllo KNX e osservate il loro sguardo confuso. “Ma che cos’è e che cosa fa?”, potrebbero mormorare. E certamente, la risposta ”Controlla l’intera casa” non renderá risponderá alla domanda; al massimo aumenterá la confusione.

Anche il piú basico dei sistemi puó mandare in confusione una persona non tecnica (fonte: Associazione KNX).

Tendiamo a fare un eccellente lavoro di documentazione tecnica di progetto, e questo ci ha portato all’etichettatura dei cavi sul campo. Che a loro volta danno informazioni sui requisiti di costruzione del pannello, e anche per il pannello, possiamo marcarli perché possiano essere identificati i cavi interni al pannello. Ma quand’é che le informazioni diventano troppe? Per me, non sono mai eccessive le informazioni. Ogni pannello dovrebbe avere, almeno, un etichetta per ogni canale, e anche un documento plastificato dettagliato, che indichi l’interruttore elettrico, quali moduli e quali canali sono controllati.

Esempi di etichette per cavi sono questi marcatori a scatto per cavi WIC di HellermannTyton (fonte: HellermannTyton).

Etichette pannello

Per ogni interruttore elettrico, dovrebbe essere registrato a quale modulo/i (i moduli sono attuatori, e gli attuatori sono moduli) da energia. Cosí, il modulo riuscirá a servire diversi circuiti di luci, di riscaldamento o altri dispositivi. Bisognerebbe annotare queste cose sull’interruttore. Se, ad esempio, un elettricista si reca sul posto per cambiare un driver di illuminazione, questi dovrá essere in grado di capire facilmente quale interruttore deve essere spento per rendere il circuito sicuro per il lavoro.

Anche le etichette antiche possono essere d’aiuto.

La seconda parte del puzzle é fornire informazioni riguardo all’ubicazione del particolare modulo al quale il circuito si connette. L’elettricista, o il padrone di casa, riuscirebbe ad accendere manualmente o a testare il circuito? Fornendo queste informazioni, si elimina la necessità di un controllo tramite interruttore a parete o qualsiasi forma di programmazione, fornendo quindi i mezzi con cui l’elettricista può dimostrare di aver risolto il problema. Senza, le persone semplicemente dovranno indovinare e potrebbero inavvertitamente accendere qualcosa che é parte di una sequenza di dispositivi, per esempio, la pompa del collettore senza accendere la valvola del collettore, causando stress per la pompa che agirá contro una valvola chiusa fino al prossimo cambio di impostazione.

Esiste un esempio di conto di etichettatura recente di pannelli articolo KNXtoday. Sono certo che tutti concordano sul fatto che preferirebbero non avere altre persone che frugano nei nostri pannelli, ma allo stesso modo non vogliamo essere chiamati ogni volta che è necessario cambiare un driver di illuminazione o che un fusibile si brucia. A meno che, ovviamente, non abbiate un braccio elettrico nella vostra attività, nel qual caso è assolutamente necessario.

Esempio di pannello KNX ben etichettato (fonte: Associazione KNX).

Isolamento di sicurezza elettrico e isolazione multi punto

Qualsiasi elettricista competente avrá familiaritá con l’isolamento di sicurezza. Ecco le regole:

REGOLE DELL’ISOLAMENTO ELETTRICO

• Ottieni un permesso per iniziare i lavori (il permesso potrebbe essere richiesto in varie occasioni).

• Identifica le fonti di energia utilizzando appropriati indicatori di voltaggio e una lampada test

• Assicurati che l’indicatore di voltaggio approvato o la lampada test funzionino correttamente.

• Isola dall’energia

• Assicurati dell’isolamento

Ci saranno volte in cui dei moduli saranno alimentati da piú di un interruttore a causa dei limiti di corrente o per considerazioni di design pratiche, come ad esempio succede quando metà di un modulo é alimentato al piano inferiore e l’altra al piano superiore. Se il nostro pannello, un modulo, o appunto un dispositivo vengono alimentati da piú di una fonta, allora dovremmo informare le persone con un’etichetta ‘Piú punti da isolare’. È comune che in una sala impianti ci siano dispositivi che hanno bisogno di energia permanente, come una pompa, alimentata da una derivazione con fusibile, con la tensione commutata peró, proveniente dal pannello KNX. A mio parere, il fusibile dovrebbe essere alimentato anche dal pannello di controllo KNX, ma ciò non è sempre possibile.

Esempio di etichetta che avvisa dei diversi punti di isolamento relative a un tale modulo

Conclusioni

Nell’ultimo giorno di lavori/sopralluogo, possiamo guardare intorno alle informazioni che stiamo fornendo ed essere soddisfatti sapendo che ogni persona competente che approcci la proprietá sará in grado di portare avanti il suo lavoro in modo sicuro e rapido? Qualora avessero il bisogno spendere un’ora al telefono con noi per cambiare un raccordo, vorrá dire che non gli avremo lasciato abbastanza informazioni. Come ho detto prima, KNX é la Lego ingegneristica che rende possibile quasi tutto all’interno di un appartamento, quello che fará un modulo puó variare da installazione a installazione. E da ció, é assolutamente importante assicurarsi di produrre documentazione ed etichettatura, per il nostro lavoro, quanto piú accurata per permettere agli altri di lavorare in sicurezza.

Simon Buddle CEng MIET, is a consultant for Future Ready Homes, a specialist in BMS and ELV services system design.

www.futurereadyhomes.com

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